Ha anticipato la cassa a tutti i suoi 25 lavoratori e ha riconvertito in piccola parte la sua produzione. Vaporizzo Lia srl, azienda pratese specializzata nel trattamento di filati con 30 anni di esperienza e un portafoglio di circa 120 clienti, ha affrontato così l’emergenza.
“Non è una situazione facile, intorno a noi ce ne sono tanti in difficoltà. Fortunatamente la pandemia non ci ha colto in una situazione di indebitamento molto impegnativo o di ricorso a capitali delle banche, altrimenti oggi racconteremmo una storia completamente diversa”, commenta il titolare, Stefano Betti
Come avete gestito questa fase di emergenza?
Abbiamo avuto accesso al fondo solidarietà artigiani per tutti i dipendenti fino al 4 maggio 2020 e non escludiamo di ricorrere ancora all’ammortizzatore sociale in deroga , ma abbiamo scelto di anticipare tutto ai nostri 25 lavoratori. L’abbiamo ritenuto giusto e l’abbiamo fatto senza pensarci
Che calo avete registrato?
Nel mese di maggio, un -15% sullo stesso periodo del 2019. E ci è andata anche bene. Questo perché fortunatamente ai nostri clienti non sono stati annullati tanti dei vecchi ordini pre Covid, ma è altresì vero che non sono arrivati ordini nuovi e i consumi sono in forte contrazione. I cali vistosi ci saranno presto.
E’ cambiato il vostro modo di organizzare il lavoro?
In parte sì. Non abbiamo mai avuto una domanda regolare, ma ora la situazione è ancora più esasperata e non abbiamo numeri per organizzarci su tre turni come gli altri anni. La contabilità viene svolta in smart working e, sinceramente, mi sembra un’ottima soluzione da valutare bene anche per il post Covid. Anche le riunioni fatte in videocall sono state utilissime e credo che continueremo ad utilizzarle.
Avete riconvertito parte della vostra produzione?
Per una piccola parte, sì. Come terzisti, abbiamo iniziato a effettuare qualcuna delle nostre fasi di lavorazione sugli elastici per mascherine e non è stato complicato adattarci perché i nostri macchinari lo consentono. Potremmo anche fare altro, come il trattamento di sterilizzazione.
Come vede il futuro?
Con la pandemia e la chiusura delle attività, abbiamo interrotto un importante piano di investimenti necessario a completare la nostra attrezzatura. I numeri sono cambiati e ci siamo dovuti fermare. Vedremo in seguito cosa ci riserverà il futuro, ma ad ora è difficile fare previsioni. E’ un male per tutti, perché il mercato funziona se è vivo e se ci sono tutti. Chi pensa che dai problemi di altri si tragga vantaggio fa un grandissimo errore