Covid-19. la reazione di Laborplay: “Abbiamo creato grandi assembramenti digitali”
“Rimbocchiamoci le maniche e reinventiamoci”, così la Laborplay, azienda di consulenza fiorentina ha affrontato la crisi conseguente alla pandemia. Ce lo spiega Andrea Mancini
Come avete gestito questa fase di emergenza?
I primi giorni sono stati di assoluto spaesamento, potremmo anche definirla paura. Molte commesse faticosamente chiuse svanivano con il lockdown e dall’oggi al domani tutto quello che abbiamo sempre fatto non era più possibile, lasciandoci solo incertezza nei confronti del futuro. La conseguenza è stata il classico rimboccarsi le maniche per reinventare i nostri strumenti senza tradire valori e approccio ludico.
Che cambiamenti avete adottato?
La nostra attività è centrata sull’osservazione e la facilitazione delle dinamiche di gruppo, sia in contesti formativi che valutativi. Un’attività fondata sull’interazione tra persone, finalizzata all’attivazione di quelle competenze trasversali che riteniamo centrali per il quotidiano professionale. I nostri strumenti sono stati velocemente ed efficacemente digitalizzati, alzando ancora di più l’asticella dell’interazione e sfruttando al meglio le tante opportunità offerte dal web. Il distanziamento imposto si è trasformato in grandi assembramenti digitali e il gioco è rimasta la nostra cifra distintiva.
Con la fase di ripartenza tornerete al modello pre-Covid?
Sinceramente non saprei dire né quando né se torneremo a modelli pre-Covid, perché il cosiddetto “new normal” ci appartiene forse più della smania di tornare al pregresso. Abbiamo dimostrato, soprattutto a noi stessi, di potere essere competitivi in questo nuovo scenario proponendo strumenti e metodi che si potranno perfettamente integrare con approcci offline, offrendo alle aziende e ai partecipanti uno scenario altamente coinvolgente e motivante.
Cosa vede nel futuro?
Come sempre, ce la faranno quelli che sapranno adattarsi più velocemente ai mutamenti e che, anzi, sapranno accettarli come opportunità non solo per sopravvivere nel breve tempo ma per generare continuamente qualità.