Un semaforo digitale per controllare gli accessi ai negozi. L’idea di Wallin durante il lockdown per risolvere il problema degli ingressi contingentati nei luoghi pubblici
Durante il lockdown i ragazzi di Wallin, Startup Innovativa con sede a Pisa ed uffici a Milano e Dubai che sviluppa soluzioni basate sull’intelligenza artificiale per la gestione di contenuti multimediali sugli schermi, hanno avuto un’idea innovativa: un semaforo per regolare l’accesso in negozi e luoghi pubblici al chiuso. Ce ne parla Alessandro Messineo, fondatore insieme a Paolo D’Aloisio e Fabio Latini di Wallin.
Come avete affrontato il periodo di lockdown?
L’80% dei nostri clienti erano chiusi, quindi anche noi abbiamo passato due mesi difficili. Ma non siamo stati fermi. Abbiamo avuto l’intuizione di unire i sensori di prossimità con nostra soluzione di comunicazione digitale: è nato così una storta di semaforo digitale proiettato su uno schermo all’ingresso delle attività commerciali o in vetrina che permette il conteggio delle presenze all’interno e dà il via libera o blocca l’accesso.
E’ piaciuta l’idea?
Sì, ha avuto un consenso importante in tutta Italia: in un mese e mezzo abbiamo avuto oltre 300 richieste di informazioni da parte di farmacie, supermercati, negozi, palestre e anche chiese e molte si sono trasformate in vendite. Ora le richieste sono un po’ calate, terminata l’urgenza ma è un prodotto entrato in listino. Abbiamo siglato collaborazioni con aziende che producono sensori, come Philips e Boch e molti nostri “semafori” sono entrati in funzione. In Toscana in gelaterie, negozi, al Mercato Centrale e a i Gigli per esempio.
Avete trasformato la crisi in un’opportunità.
Abbiamo cercato di mettere in leva quello che sappiamo fare applicandolo in una modalità innovativa per risolvere un problema concreto: gli accessi contingentati.
Avete avuto difficoltà a lavorare a distanza?
Ci siamo abituati a lavorare la remoto, è stata una sfida ma ci è piaciuta.
Come sta andando la ripresa?
Con la riapertura dei negozi siamo tornato quasi alla normalità.