Far arrivare in tavola prodotti locali, genuini e sostenibili, sfruttando la tecnologia e il digitale. Possibile grazie a Genuino.Zero, la start up nata a Firenze che ha creato una piattaforma che funziona come un mercato urbano online. Un vero e proprio modello di distribuzione alternativa per i prodotti locali di filiera corta. Il cliente sceglie solo quello che serve e lo ritira nei punti di distribuzione in città oppure sceglie la consegna a casa grazie a veicoli a basso impatto ambientale.
Chiara Brandi, come nasce questa idea?
Abbiamo voluto creare un nuovo modello di distribuzione per aiutare i produttori locali a vendere in città attraverso una piattaforma online. Noi forniamo promozione e supporto logistico alla distribuzione. La nostra attività nasce per supportare l’economia locale attraverso la tecnologia, per trovare nuove forme di commercializzazione perché chi è ancora legato al sistema tradizionale sta iniziando a soffrire.
Quali gli obiettivi per il futuro?
Consolidarci su Firenze, dato che da qui siamo partiti. Nel futuro vorremmo anche allargarci al business b2b, quindi al mondo della ristorazione e degli hotel. E poi pensare anche a una versione aperta all’estero, per aiutare i piccoli produttori ad arrivare anche sui mercati esteri.
Perché avete scelto di candidarvi a Primavera d’Impresa?
Ci è sembrata una manifestazione adatta al nostro modello di business, originale e innovativo: pensiamo di poter competere con le altre aziende per la proposta innovativa.
Da quest’anno Primavera d’Impresa vuole approfondire temi specifici che poi produrranno eventi tematici durante tutto l’anno. Cosa vi interessa?
Sicuramente il tema della sostenibilità, in cui noi ci inseriamo a pieno. Il nostro è un sistema a minore impatto a livello di trasporti. Tutti i piccoli produttori sono artigianali, tradizionali e non usano agricoltura intensiva. Un altro tema a noi caro è lavorare in un’ottica di rete: uniamo tanti soggetti che altrimenti da soli farebbero fatica, mentre così sono più forti e competitivi sul mercato.